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Master in Diritto della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza – San Raffaele

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Scopri tutte le info sul Master in Diritto della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza San Raffaele: requisiti, obiettivi e destinatari

Il Master di II livello in Diritto della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza offre un percorso formativo di un anno, articolato in 1500 ore di insegnamento. La sua struttura è pensata per rispondere alle esigenze di laureati e professionisti che vogliono specializzarsi in questo settore in continua evoluzione.

La modalità di erogazione è sia in FAD (Formazione A Distanza), accessibile 24 ore su 24 tramite una piattaforma online, sia in modalità Blended, che combina sessioni online e in presenza. Questa flessibilità consente agli studenti di gestire il proprio tempo di studio in maniera ottimale, mantenendo un elevato standard di apprendimento.

Il percorso è suddiviso in 9 moduli, ognuno dei quali prevede prove scritte, tirocini e project work. Gli studenti sono guidati da docenti esperti e hanno l’opportunità di approfondire le tematiche relative alla crisi d’impresa, alle procedure concorsuali e alla normativa vigente.

Al termine del Master, è prevista una prova finale che consiste nella redazione e presentazione di una tesina, un passaggio cruciale per dimostrare le competenze acquisite.

Il Master si rivolge a laureati in Giurisprudenza ed Economia, ma anche a professionisti del settore legale e finanziario che desiderano aggiornare le loro competenze. È un’opportunità unica per chi aspira a diventare esperto nel campo delle crisi aziendali, un ambito sempre più rilevante nel contesto economico attuale.

Piano di studi

Il Master in Diritto della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza è strutturato in un piano di studi articolato in 9 moduli, ciascuno progettato per offrire una preparazione completa e approfondita su temi chiave. Ogni modulo prevede sessioni teoriche e pratiche, fornendo agli studenti gli strumenti necessari per affrontare le sfide del mondo del lavoro.

Durante il primo modulo, gli studenti vengono introdotti ai concetti fondamentali della crisi d’impresa, esplorando le cause e le conseguenze economiche e legali che ne derivano. Questo modulo funge da base per i successivi, dove si approfondiscono le normative vigenti e le procedure concorsuali.

Il secondo e il terzo modulo si concentrano rispettivamente sulle tecniche di analisi finanziaria e sulla gestione delle crisi aziendali. Qui, gli studenti apprendono come valutare la salute di un’impresa e sviluppare strategie efficaci per la ristrutturazione e il recupero.

Nei moduli successivi, si affrontano tematiche specifiche come le procedure di fallimento, le transazioni e gli accordi di ristrutturazione. Ogni modulo culmina in una prova scritta che consente di mettere alla prova le conoscenze acquisite.

Un elemento distintivo del piano di studi è il tirocinio, che offre un’esperienza pratica in contesti lavorativi reali, permettendo agli studenti di applicare le loro competenze in situazioni concrete. Al termine del percorso, gli studenti sono chiamati a presentare un project work, una tesina che riassume il loro apprendimento e le loro riflessioni sul tema della crisi d’impresa.

Questo approccio integrato assicura che i partecipanti non solo acquisiscano conoscenze teoriche, ma sviluppino anche competenze pratiche essenziali per il loro futuro professionale.

Sbocchi lavorativi

Il Master in Diritto della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza offre una gamma di sbocchi lavorativi ampi e diversificati per i suoi laureati. Grazie alle competenze specialistiche acquisite durante il percorso formativo, i partecipanti possono aspirare a ruoli chiave in vari settori.

Una delle figure professionali più richieste è quella dell’Avvocato specializzato in Diritto della Crisi d’Impresa. Questi professionisti si occupano di assistere le aziende in difficoltà, fornendo consulenze legali e strategie per la gestione della crisi. La loro esperienza è fondamentale per orientare le imprese attraverso le complessità delle procedure concorsuali.

Un’altra opportunità è quella di Curatore Fallimentare, un ruolo cruciale nel sistema giuridico italiano, responsabile della gestione delle procedure di insolvenza. Questo professionista deve avere una solida comprensione delle normative e delle procedure per garantire che le crisi aziendali siano risolte in modo efficace e trasparente.

Inoltre, i laureati possono lavorare come Consulenti Aziendali per la Ristrutturazione, aiutando le aziende a ristrutturare i loro debiti e a pianificare strategie di recupero. Questi esperti sono essenziali per guidare le imprese verso la stabilità finanziaria.

Altri sbocchi lavorativi includono ruoli di Specialista in Procedure Concorsuali, Analista Finanziario specializzato in Crisi Aziendali e Responsabile della Compliance e della Governance Aziendale. Queste posizioni richiedono una profonda conoscenza delle normative e delle best practices nel settore.

Le possibilità non si limitano solo al settore privato; i laureati possono anche trovare impiego in enti pubblici, agenzie governative e istituti bancari e finanziari.

Infine, la libera professione offre un’opzione interessante per coloro che desiderano avviare un proprio studio legale o di consulenza.

La versatilità del Master in Diritto della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, insieme alla sua forte connessione con il mondo del lavoro, rende questo programma una scelta eccellente per chi cerca di intraprendere una carriera di successo in un settore dinamico e in continua evoluzione.

Requisiti di ammissione

Per accedere al Master in Diritto della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, sono previsti requisiti specifici che garantiscono la preparazione adeguata dei candidati. Questo programma è rivolto a laureati e neolaureati in discipline giuridiche ed economiche, il che significa che per candidarsi è necessaria una Laurea magistrale in Giurisprudenza o Economia.

Il Master è progettato per accogliere sia studenti freschi di laurea che professionisti già attivi nel settore, che desiderano ampliare e aggiornare le proprie competenze. Questo approccio inclusivo permette di creare un ambiente di apprendimento dinamico, dove l’esperienza pratica si unisce alla teoria.

Inoltre, i candidati dovrebbero dimostrare un interesse concreto per le tematiche relative alle crisi aziendali e alle procedure di insolvenza. È fondamentale che gli studenti siano motivati e pronti a impegnarsi in un percorso di studio intenso e sfidante, che richiede un forte senso di responsabilità e dedizione.

È importante sottolineare che l’ammissione non è solo basata sui titoli di studio, ma può anche considerare esperienze professionali pregresse. Queste possono includere stage o lavori in aree correlate, che aiutano a fornire un contesto pratico alle conoscenze teoriche che verranno acquisite durante il Master.

Infine, il processo di ammissione può includere un colloquio, volto a valutare la motivazione del candidato e le sue aspirazioni professionali. Questo passaggio è essenziale per garantire che il Master attragga individui con una reale passione per il settore e la volontà di affrontare le sfide che caratterizzano il campo del Diritto della Crisi d’Impresa.

Queste condizioni di accesso sono pensate per assicurare che i partecipanti siano ben equipaggiati per affrontare il programma e, successivamente, le opportunità lavorative che ne derivano.